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Tuesday, July 28, 2009

BECAUSE THE NIGHT BELONGS TO LOVERS.



Perchè CRASH non si merita la vittoria. 
di Filo @ [Eternal Sunshine]
 
Il film di Paul Haggis ha vinto l'Oscar come miglior film dell'anno. Ha vinto il premio come miglior sceneggiatura originale e il montaggio. 3 premi, come 3 premi sono quelli andati a Brokeback Mountain (regia, sceneggiatura non originale, colonna sonora): la divisione dei premi è praticamente equilibrata, considerando la consustanzialità di montaggio, regia, le sceneggiature e il miglior film. Ma Brokeback ha perso. La vittoria di Crash è sintomo ancora una volta della difficoltà che ha l'Academy nel dare la vittoria al film più forte ed importante e coraggioso, ad andare fino in fondo nelle sue scelte. Crash è assolutamente il film più conformista tra quelli nominati, checchè ne dica la maggioranza della critica, Crash è un film decisamente reazionario, perchè spaccia delle supposte verità (tra l'altro nemmeno originali o sensazionali) attraverso dei metodi e una messa scena del tutto conformista e massificata. Il progetto di Crash (che non a caso nasce come serial televisivo poi dirottato sul grande schermo) è profondamente falso: nasce come film indipendente (ma attenzione, NON è un film indipendente), si fregia di un cast di tutto rispetto (nulla da dire su Dillon, Phillippe, Howard, Bullock, qualche riserva su Thandie Newton e Don Cheadle), e confenziona un prodotto che a tavolino è fatto per piacere alla massa, al più ampio pubblico possibile. Con il destro tira un pugno a quella borghesia che coccola e carezza con la mano sinistra. Crash è il tipico film che fa dire allo spettatore: "va com'è girato bene, che bravi attori, che bel film". Ma Crash mette in tavola false piste e false idee, non solo evitando di proporre soluzioni (cosa assolutamente legittima e quindi che non condanno), ma purtroppo (e qui c'è tutta la ruffianeria di questo progetto) dando come risposta una sorta di accettazione passiva, di realismo magico falso e fuorviante e completamente illegittimo per la struttura di un film che si propone come "specchio della realtà". Crash è composto da diverse storie che si intrecciano (lascio da parte i discorsi sul tedio di questa tecnica ormai abusatissima), ciascuna delle quali termina con un sorriso, uno sguardo strappalacrime, una sorta di "il mondo fa schifo/ma quanta bellezza c'è nel mondo", e una canzone pop-olare. Ogni storia è artificiale, bilanciata, freddissima, e il senso finale è quello di un film di corto respiro, quando invece vuole e pretende di assurgere all'universale. Si crea nel film un cortocircuito interno, una continua volontà di dimostrare e spiegare e convincere della propria perfezione. Il processo inverso di Brokeback, che dall'accidentalità e la casualità di un evento piccolissimo, insignificante e comunissimo (parafrasando un commento di evalula) assurge invece a canto universale e ultra-terreno. E non è nemmeno un caso che per la stampa estera, Crash non è rientrato neanche nei migliori 5 film dell'anno, essendo fuori dalla candidatura ai Golden Globes. Come dire, Crash è un film profondamente americano, fatto per l'America, per una società che vive la stessa contraddizione messa in atto dal film.
Questo non vuole essere un atto d'accusa nei confronti del film, che ripeto è un film dignitoso e da vedere, ma è inconcepibile la sua vittoria in un anno in cui nella cinquina troviamo opere come Brokeback Mountain, Goodnight & Good Luck, Munich e Capote, film che hanno realmente qualcosa da dire, infinitamente più coraggiosi, film che non puntano alla perfezione costruita e ruffiana, film che effettivamente non sono perfetti, ma che raggiungono le ombre più nascoste e umane della nostra natura. Il tempo dirà la sua verità, ma è triste che la consacrazione del vero vincitore Brokeback Mountain sia rilegata solo nei nostri cuori.
E il premio della regia ad Ang Lee puzza di una triste e soffertissima ricompensa. L'Academy, ancora una volta, non va fino in fondo con le sue scelte.
 
Highlights.
La serata al Kodak Theatre è stata enormemente superiore alle scorse edizioni. Jon Stewart è il mio nuovo idolo personale, davvero davvero un applauso ad un uomo sempre impeccabile, dalla lingua affilatissima (per fortuna) e da una classe d'altri tempi. La cerimonia, che si è conclusa alle 5:16 di mattina, è stata molto più breve delle scorse volte, fortunatamente hanno tolto quei balletti e quelle vaccate da show americano (per carità, Le Cirque du Purè (parafrasando Lisa Simpson) è anche stupefacente, ma che c'entra con il cinema?). Straordinari, come sempre, i montaggi dell'Academy, che ha accesso agli archivi più grandi del cinema, sempre impeccabili, mai una nota fuori tono.
La serata è filata liscia come l'olio: con l'esibizione delle tre canzoni in gara (doveva vincere Dolly Parton), e quell'ultima (e unica) sorpresa finale, quando Jack Nicholson aprendo la busta, nomina Crash miglior film  dell'anno, anche lui incredulo. Impagabile Jack.
 
Best Dressed.
Quest'anno, bisogna ammetterlo, è andata bene a quasi tutti. Tutti gli invitati erano bellissimi, davvero delle stelle scese sul pianeta terra. Grandi grandi grandi tutti. E' mancata la Cher dell'anno, e questo mi dispiace, anche perchè se vieni agli Oscar devi osare. Non ce nè.
A giudizio insindacabile di Eternal Sunshine, la Top 3 Male/Female dei più eleganti:
MALE:
1) David Strathairn. Looks gorgeous in Fendi.

david-fendi.JPG

2) George Clooney in Armani. Come sempre impeccabile.Con George vai sul sicuro.

george.JPG

3) Jake Gyllenhaal in non lo so. Devastating.

 jake.jpg

FEMALE:

1) Uma Thurman in Versace. Finalmente Uma diventa una donna di classe. Dopo l'orrendo Chanel dell'anno scorso, quest'anno è lei la più bella. She's a star. 

uma versace.JPG

2) Jessica Alba. Oh Gosh. In Versace (come sempre), Jessica è puro eye candy. 

jessica-versace.JPG

3) The Icon Queen Jennifer Aniston in Rochas e Gioielli Bulgari. Quella scollatura cascante fa molto desperate ex-wife.. Love You Jen.

 aniston Rochas.JPG

I no della serata (non metto foto perchè sennò non mi si carica più la pagina) vanno all'arancione di Michelle Williams (peraltro bellissima, e straordinario colore) ma con un nodo in vita osceno; il tuxedo tamarrissimo di Terrence Howard con spilla di brillocchi e rose bianche (rabbrividiamo..brr brr); la cravatta bianca su vestito nero di Philip Seymour Hoffman; il lungo funereo di Rachel Weisz, più adatto ad un cocktail party after death.

Le 22 considerazioni: 

1) Amo gli Oscar perchè mi sorprendono. Sempre e comunque.
2) Lacrime. Io voglio lacrime. Voglio fiumi di mascara colante, voglio le vene che si gonfiano sul collo e sulla fronte, voglio la voce che si spezza! Quest'anno, invece nada! Anche tu, Reese cara: hai vinto il premio come miglior attrice!! Piangi santo cielo..PIANGI!!!!! YOU MUST CRY!! Halle Berry non ti ha insegnato niente!?
3) Il miglior discorso di tutta la serata, al di là del gigione George, che come sempre manda in visibilio i fans e la platea del Kodak Theatre, spetta senza dubbio ad Ang Lee.
Questo il suo discorso: "Wow. I wish I knew how to quit you. First of all, i want to thank two people who don't even exist. Or I should say, they do exist, because of the imagination of Annie Proulx and the artistry of Larry McMurtry and Diana Ossana. Their names are Ennis and Jack. And they taught all of us who made "Brokeback Mountain" so much about not just all the gay men and women whose love is denied by society, but just as important, the greatness of love itself. Thank you. Thank you members of the Academy for this tremendous honor. And to everyone at Focus Features, in particular, David Linde, James Schamus, thank you for your love and support. To Bill Pohlad, Tory Metzger, Ira Schreck , Joe Dapello, many thanks, and a special thanks to David Lee. And thanks to my wife, Jane Lin, and my boys, Han and Mason. I love you. On "Brokeback Mountain," I felt you with me every day. I just did this movie after my father passed away. More than any other, I made this for him. And finally, to my mother and family, and everybody in Taiwan, Hong Kong and China. Thank you." 
4) Il premio alla carriera a Robert Altman è dovuto. E l'introduzione di Meryl Streep e Lily Tomlin è stata da urlo.
5) Hilary Swank è un cavallo. Se spalanca la bocca apre un portale verso la quarta dimensione.
6) Se qualcuno in tv dice ancora che l'Italia è stata derubata dell'Oscar per La Besta nel Cuore, lo denuncio per pubblico vilipendio.
7) Nicole Kidman era seduta di fianco a Keith Urban. Quindi i due sono ancora insieme uh?..interessante.. E finalmente lei sta mettendo su peso..HOORAY!
8) Forse era il vestito orrendo, ma Naomi Watts aveva una pancia sospetta.. Proprio adesso che il suo compagno Liev Schreiber l'ha lasciata per Winona Ryder. Good Lord!
9) Jake Gyllenhaal.
10) Il punto nove era una considerazione.
11) Dopo la vittoria di Povia al Festival, e Crash agli Oscar, tremo all'idea di chi possa vincere alle elezioni.
12) Marc Anthony è inguardabile. Il culo di un pollo morto di aviaria è più fascinoso. J.Lo spiegami tutto. Sono i brillocchi che ti fanno rimanere lì, vero!?
13) Mi sono rotto di questo sdoganamento del rap. Dopo 8 Mile sembra che ogni canzone rap debba vincere l'Oscar. Che noia.
14) Heath Ledger e Michelle Williams sono proprio innamorati. Miglior coppia dell'anno: loro o Rachel McAdams e Ryan Gosling?
15) Salma Hayek, ogni volta di più, dimostra di essere drop dead sexy. A parte le tette sballonzoline, la sua pronuncia impeccabile di Gustavo Santaolalla (che da oggi tutti pronunceremo grazie a lei gustabo santaolaja) è stata sbavante. Amazing Salma.
16) Jake Gyllenhaal.
17) Anche il numero sedici è una considerazione.
18) I quattro attori premiati sono tutti alla prima nomination/vittoria: il 64% dei vincitori di un Oscar non vengono mai più rinominati. Secondo voi chi tra Philip Seymour Hoffman, Reese Witherspoon, George Clooney e Rachel Weisz è il più probabile diretto verso il dimenticatoio? Philip e George direi che sono ormai certezze. Reese e Rachel..mhm.. Sorry Rachel.
19) Piacevolmente sorpreso delle poche battute fatte su Brokeback Mountain (tremo all'idea di cosa sarebbe successo se fosse in Italia) e sull'uso parsimonioso della frase Goodnight, & GoodLuck. Bene.
20) Le orecchie di Eric Bana hanno un capoluogo.
21) La migliore introduzione di Jon Stewart: "Se ci fosse un olocausto nucleare, vorrei che questi due prossimi presentatori ripopolassero la terra: ladies and gentlemen, Jessica Alba e Eric Bana". Perfetto.
22) Ultima considerazione: Jake Gyllenhaal.
 
E così il cerchio si è chiuso, con uno dei più grandi shock della storia degli Academy Awards (sicuramente più della vittoria di Shakespeare in Love su Salvate il Soldato Ryan, vittoria che all'epoca sconvolse altrettanto). Mancano solo 365 giorni, e un'altra Notte Santa verrà celebrata.
Quali film vedremo l'anno prossimo al Kodak Theatre?
BEST PICTURE 2006:
Little Children di Todd Field (con Kate Winslet, Jennifer Connelly, Patrick Wilson)
Marie Antoinette di Sophia Coppola (con Kirsten Dunst, Jason Schwartzman, Asia Argento)
Flags of Our Fathers di Clint Eastwood (con Ryan Phillippe, Paul Walker)
The Departed di Martin Scorsese (con Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson)
Fur di Steven Shainberg (con Nicole Kidman, Robert Downey Jr.)
aren't you excited? :)


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