
La funzione è ancora in fase sperimentale, ma da qualche giorno è già possibile guardare vari video di Youtube in modalità 3D. Dopo l'HD, un altro passo verso la perfezione
Il Codice Da Vinci
Il film è terribile. Non posso che essere lapidario.
Ammetto di non aver assolutamente amato la fonte di partenza: il libro di Dan Brown è tanto ruffiano quanto superficiale e inutilmente pomposo. E quindi speravo in cuor mio che il film potesse tirar fuori tutto ciò che di cinematico effettivamente esisteva su pagina scritta. Ma quanto mi sbagliavo.
Ho sempre appoggiato la libertà creativa, e sono anche abbastanza a favore di un certo revisionismo storico se fatto per fini artistici, quindi l'aspetto contenutistico, più o meno condivisibile, non è il problema di questo film. Al di là della non rilevanza del cuore del film (alla rivelazione "Gesù poteva essere sposato con Maddalena!" un bel CHISSENEFREGA usciva spontaneo dalla mia bocca), quello che non torna è la pellicola in quanto thriller.
Cercare di condensare in due ore di film l'enorme mole di informazioni presente nel libro è impresa impossibile, nonchè foriera degli sbagli più grandi. L'opera risulta didascalica, espositiva, per forza di cose (chi non ha letto il libro non capirebbe altrimenti) ogni minimo passaggio viene spiegato o attraverso flashback, o peggio, attraverso i personaggi stessi che raccontano tutti i dettagli. E questo è l'errore che uccide un thriller: i personaggi praticamente non smettono mai di parlare per due ore e mezza, non c'è vera tensione, e gli attimi di coinvolgimento sono dovuti unicamente alla colonna sonora (provate a pensare al film senza colonna sonora..sarebbe piatto..). Inoltre, poichè tutto è spiegato, mostrato, esposto, lo spettatore non viene davvero coinvolto, non si pone domande, non viene intellettualmente stimolato: e questa è la morte del thriller. Paradossalmente, il film risulta talmente artefatto e costruito, da diventare spesso confuso e convulsamente insensato.
Ma a mio parere, il vero elemento che ha ucciso Il Codice Da Vinci è Tom Hanks.
Al di là di essere inguardabile con quei capelli, dall'essere proprio repellente, la prova che Hanks da in questo film è lancinante. Semplicemente orrendo. E' il protagonista meno affascinante degli ultimi anni, non coinvolge, non agisce, sembra che gli eventi gli capitino per caso. Porta per tutta la durata una maschera paralizzata, non ha espressioni, e quando parla non si vede neanche il movimento della bocca. Le cose sono due, o è andato ad un botox party la sera prima delle riprese, o amava questo ruolo tanto quanto Kevin ama Britney. E mi sa che si aproprio quest'ultima ipotesi, ovvero che sia qui giusto per annusare il profumo dei verdoni.. Comunque davvero uno zombie, la sua prova più brutta che io ricordi.
La Sophie di Audrey Tautou è un personaggio noioso, lezioso, e il doppiaggio italiano/francesizzato la rende ancora più consona ad una bella manica di legnate. Per il resto non è un'attrice malvagia, anche perchè di fianco ad un Tom Hanks di questo tipo, lei giganteggia. Ian McKellen se la cava con comodità, ma del resto è sempre stato un attore su cui si possa fare affidamento. Anche in quest'occasione, con il minimo sforzo, riesce a disegnare un personaggio interessante, sebbene non sia aiutato dalla scarsa sceneggiatura. Alfred Molina e Jean Reno sono risibili nella loro pretenziosità, e Reno se non cambia registro rischia seriamente di rimanere ingabbiato in questi tipi di ruoli.
Ma la star del film è senza dubbio lui, Mr. Paul Bettany. Quando è in scena ruba il film a chiunque, e offre gli unici momenti di vera tensione e coinvolgimento allo spettatore. Il suo Silas, che sinceramente su pagina era molto più interessante e aveva più spazio, è comunque un bel villain, e Bettany dimostra ancora una volta di essere un attore incredibilmente duttile e di talento. Si prova compassione, paura, tristezza, repulsione, tutto grazie ad un movimento di mano, ad uno sguardo. Grande Bettany, hot as usual.
La sceneggiatura è, come dicevo prima, didascalica ed espositiva, un pò come tutte le sceneggiature di Akiva Goldsman per Ron Howard. Il regista, dal canto suo, dimostra di essere un artigiano abbastanza mediocre, ancora lontano dall'essere vero e proprio "autore". Non bastano carrellate a perdifiato, e dolby impossibili per essere un bravo regista. Peccato, perchè con Cinderella Man Howard mi aveva incuriosito positivamente.
Non male la colonna sonora di Hans Zimmer, anche se eccessivamente pomposa e tonitruante, enfatica a dir poco. E un bravo al direttore della fotografia Salvatore Totino, figlio di italiani, che si sta facendo strada in quel di Hollywood, e che anche per questo film confeziona un pacchetto decoroso, con le sue sequenze buie e livide.
Insomma, personalmente ho trovato questo film sbagliato sotto ogni aspetto: come thriller non regge, come riflessione sul potere della religione è solo abbozzato e doveva affondare di più il coltello, come ripensamento della natura divina decisamente risibile.
Attenzione ad uno dei finali più involontariamente esilaranti e ridicoli degli ultimi anni, protagonista, ancora una volta, il Cavalier Tom Hanks.
VOTO: D
Nel primo weekend puro di agosto, se i risultati ai botteghini italiani fanno piangere, quelli americani sono eccellenti: G.I. Joe La nascita dei Cobra incassa 52,6 milioni di dollari (con la media di 14.025$ a sala) facendo registrare il quarto esordio di agosto di sempre. In seconda posizione c’è la seconda realase della settimana Julie & Julia, che si porta a casa 20,1 milioni di dollari e può festeggiare, dato che ne è costati appena 38 e sicuramente supererà almeno i 60 milioni. Mantiene la terza posizione G-Force: Superspie in missione che grazie ai 9,8 milioni incassati arriva ad un totale di 86,1 milione di dollari.
Alle sue spalle calano tutti: in quarta piazza troviamo Harry Potter e il Principe mezzosangue che incassa 8,8 milioni di dollari e arriva a quota 273,8 solo negli States (815 milioni in tutto il mondo), in quinta posizione c’è Funny People, con 7,9 milioni che, con soli 40,4 milioni incassati in totale e 75 spesi, si prospetta il primo flop in sette anni per Adam Sandler. Nella top ten si affacciano anche A perfect getaway, settimo con 5,7 milioni (non esattamente un buon esordio per il film) e 500 Days of summer, decimo con 3,7 milioni (12,3 totali, ma con sempre meno di 1000 sale di distribuzione).
In Italia la situazione si riassume in pochissimo spazio: le prime posizioni sono sempre uguali, cambiano solo le cifre. Harry Potter e il principe mezzosangue è primo con 422mila euro (17 milioni totali e quindi sotto i 18 milioni dell’episodio precedente), Una notte da leoni è secondo con 132mila euro (3,43 milioni totali), La rivolta delle ex è terzo con 103mila euro (1,7 milioni totali), Transformers La vendetta del caduto è quarto con 82mila euro (7,98 milioni totali), Outlander L’ulitmo vichingo è quinto con 42mila euro (1 milione totale). Flash of Genius, con 20.000 euro non entra in top ten.
Diamo un veloce sguardo alle prime cinque posizioni italiane e americane:
Italia 7 – 9 agosto 2009
1 | Harry Potter e il principe mezzosangue | 422.806 € |
2 | Una notte da leoni | 132.636 € |
3 | La rivolta delle ex | 103.365 € |
4 | Transformers – La vendetta del caduto | 120.706 € |
5 | Outlander – L’ultimo vichingo | 42.882 € |
USA 7-9 agosto 2009
1 | G.I. Joe: La nascita dei Cobra | 56.200.000 $ |
2 | Julie & Julia | 20.100.000 $ |
3 | G-Force: Superspie in missione | 9.804.000 $ |
4 | Harry Potter e il principe mezzosangue | 8.880.000 $ |
5 | Funny People | 7.866.000 $ |
Oggi vi vogliamo parlare di un’inquietante saga creata dallo scrittore Clive Barker, stiamo parlando di Hellraiser, il cui mondo parallelo governato dai cenobiti, demoni del dolore, ha una sola porta d’accesso, un cubo/scatola denominata la Configurazione dei Lamenti o Cubo di Le Marchand, che come una sorta di demoniaco cubo di Rubik è chiave/serratura della dimensione infernale dove dolore e piacere si uniscono per servire il caos.
L’esordio è dello stesso Barker, Hellraiser-non ci sono limiti (1987), nonostante il budget limitato e gli effetti visivi molto datati, il film oltre a rimanere il migliore della serie conserva una strana e disturbante atmosfera malata. In una soffitta uno zombie antropofago sfuggito dalla dimensione dei Cenobiti cerca con l’aiuto di una donna di riappropriarsi della sua forma umana, ma Pinhead e i suoi accoliti ben presto lo scoveranno.
Il secondo capitolo Hellraiser 2: prigionieri dell’inferno, spinge sullo splatter e su effettacci estremi mostrandoci finalmente la dimensione dove vivono i cenobiti, ne Inferno ne Aldilà, ma una realtà parallela chiamata Il Labirinto. Alla regia Tony Randel specialista in effetti visivi.
Terzo capitolo, Hellraiser 3: l’inferno sulla città, Pinhead leader dei cenobiti è stato imprigionato tramite il cubo in una statua vivente, presto potrà cibarsi di esseri umani e attraverso il ricco e ambiguo J.P. Monroe tornerà a visitare la terra, stavolta con effetti devastanti. Effetti speciali ottimi per un terzo capitolo alquanto debole, alla regia l’inglese Anthony Hickox, nel curriculum il discreto Warlock: L’angelo dell’Apocalisse.
Concludiamo con una lista dei titoli direct-to-video usciti dopo la trilogia cinematografica sfruttando il franchise di Hellraiser, prodotti dall’altalenante qualità, ma mai minimamente paragonabili ai due primi capitoli della saga:
Hellraiser 4: La stirpe maledetta (1996) di Alan Smithee
Hellraiser 5: Inferno (2000) di Scott Derrickson
Hellraiser 6: Hellseeker (2002) di Rick Bota
Hellraiser 7: Deader (2005) di Rick Bota
Hellraiser 8: Hellworld (2006) di Rick Bota
No..non lei..
Ma lei..
Il che..è quasi la stessa cosa per me..
Go Maddy Go!
Al Festival di Locarno 2009 partecipa il film From Somewhere to Nowhere, diretto da Villi Hermann.
Il film racconta il viaggio che il regista e il fotografo Andreas Seibert hanno fatto in Cina dal 2006 al 2008, passando dalla Mongolia, allo Pingxiang, dall’Hunan a Beijing, da Shanxi a Shangai.
Dopo il salto potete vedere il trailer.
Miglior Attore Non Protagonista
Buon pomeriggio,
diamo un veloce sguardo a tutte le novità che arrivano da Hollywood, riguardanti i film che vedremo prossimamente al cinema.
ATTORI
James Mc Avoy sarà il protagonista di una commedia, ancora senza nome (inizialmente I’m with cancer), che narra la storia vera (quella dello sceneggiatore Will Reiser) di un venticinquenne che scopre di avere un tumore e riesce a sconfiggerlo. Nel film reciterà anche Seth Rogen, che è anche produttore del progetto.
Josh Lucas, Terrence Howard e Lake Bell, interpreteranno il thriller soprannaturale Little Murder, le cui riprese cominceranno a New Orleans settimana prossima. Il film sarà diretto da Peter Gaga e racconterà di un detective che proverà a riscattare la sua carriera aiutando lo spettro di una violoncellista a trovare il suo assassino.
Will Ferrell, Brad Pitt, Jonah Hill e Tina Fey presteranno le loro voci ai personaggi principali di Oobermind, il film d’animazione della Dreamworks che uscirà il 5 novembre 2010 negli States. Gli attori saranno rispettivamente: il protagonista, il suo nemico Metroman, il supereroe Titan e la giornalista.
Robert Downey Jr. potrebbe interpretare il vampiro Lestat, nel film della Universal, basandosi sul personaggio creato da Anne Rice. La scrittrice ha fatto sapere di sperare che le voci siano fondate, visto che l’attore è uno dei suoi preferiti e lo vedrebbe perfettamente nel ruolo.
REGISTI
Robert Redford dirigerà il dramma storico The Conspirator, che narra la storia di Mary Surratt, la presunta complice di Wilkes Booth, l’assassino di Abramo Lincoln. La sceneggiatura sarà affidata a James Solomon, mentre James Mc Avoy potrebbe essere il protagonista.
Mike Nichols tornerà dietro la macchina da presa per dirigere Deep Water, il thriller tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, che racconta di una coppia sposata il cui marito che per contratto permette alla moglie di avere degli amanti, salvo poi ucciderli.
PRODUZIONI
La 20th Century Fox trarrà un film da The Magician’s Elephant, il libro per bambini di Kate DiCamillo, che narra le avventure di un orfano a cui viene detto da un’indovina, che un elefante lo condurra dalla sua sorellina che ha perso da tempo.
Michael Douglas sta lavorando all’adattamento cinematografico di We Always Lived in the Castle, il romanzo di Shirley Jackson, che narra di due sorelle e di loro zio, che sono rinchiusi, contro la loro volontà, in un castello a causa di un segreto.
La Sony ha ingaggiato lo sceneggiatore James Vanderbiit per scrivere il quinto e il sesto episodio di Spider-Man. Se Sam Raimi non dovesse far parte del progetto o se gli attori protagonisti dovessero tirarsi indietro, le storie servirebbero per far ripartire da zero la storia.
Chi più spende più guadagna, film del 1945 e poi del 1985, tratto dal romanzo di George McCutcheon del 1902, sarà nuovamente riadattato, questa volta da Michael Di Liberti e Matthew Sullivan per la Warner Bros.
FOTO DEL GIORNO
In apertura di post potete vedere Brandon Routh e Anita Briem, vestire i panni di Dylan Dog e di Elizabeth, sul set di Dead of night, il film diretto da Kevin Munroe, ispirato al personaggio dei fumetti di Tiziano Sclavi, che dovrebbe uscire entro la fine dell’anno. Qui sotto, invece, potete vedere Leonardo DiCaprio e Marion Cotillard, impegnati sul set di Inception, il nuovo film scritto, diretto e prodotto da Christopher Nolan, che uscirà negli States il 16 luglio del prossimo anno.
Il 4 settembre uscirà Videocracy – Basta apparire, il documentario firmato da Erik Gandini, che verrà presentato al Festiva di Venezia 2009.
In una videocrazia la chiave del potere è l’immagine. In Italia soltanto un uomo ha dominato le immagini per più di tre decenni. Prima magnate della TV, poi Presidente, Silvio Berlusconi ha creato un binomio perfetto caratterizzato da politica e intrattenimento televisivo, influenzando come nessun altro il contenuto della tv commerciale in Italia. I suoi canali televisivi, noti per l’eccessiva esposizione di ragazze seminude, sono considerati da molti uno specchio dei suoi gusti e della sua personalità.
Dopo il salto potete vedere il trailer italiano del film.
Il mondo dell’agente segreto James Bond è vasto e variegato anche perchè attraversa alcune decadi. Nel corso della sua evoluzione fino all’ultimo Bond interpretato dal ruvido Daniel Craig, ogni sua incarnazione è stata omaggiata con action figures molto curate e action doll di ancor più pregevole fattura.
Dopo il salto una bella galleria fotografica che attraversa tutte le varie incarnazioni dell’agente 007, dagli esordi con un elegante e carismatico Sean Connery, passando per il volitivo Roger Moore, sino ad arrivare al moderno e fascinoso Pierce Brosnan, non tralasciando il capitolo solitario dello sfortunato George Lazenby.
Nella galleria in coda la post potrete trovare sia i vari Bond in versione action-doll. Il mondo della action figures non ha dimenticato neanche i villain, tra le riproduzioni anche il mitico Dottor No. Da segnalere in conclusione anche un omaggio all’universo femminile che popola la serie, in questo caso rappresentato da una action-doll della bella Wan Li, partner orientale di Brosnan ne Il domani non muore mai.